lunedì 26 luglio 2010


Da un giorno all'altro la realtà Ti arriva addosso
e colpisce il conoscente della porta accanto.

Una giornata apparentemente normale e noiosa
diventa l'ultima della nostra vita,
mentre pensiamo al futuro che invece non arriverà mai.

Conoscevo, anche se solo superficialmente, una delle vittime della tragedia della follia
di Massarosa; il ragazzo tedesco di 33 anni che lascia la moglie e una bambina nata da appena 20 giorni (ucciso senza motivo e a sangue freddo in azienda, a colpi di pistola, da un ex collega licenziato da pochi mesi).

Per almeno due anni consecutivi avevamo entrambi partecipato alla annuale cena di compleanno di un caro comune amico. Qualche parola con lui e la moglie, scambi di informazioni neutre e battute di circostanza.

La realtà brutale, che crediamo appartenga alla finzione, è invece dietro l'angolo.

Non un giorno ci appartiene, non un giorno è nostro.